Saturday, March 20, 2010

Dancing in September - 2

"Fuoco!", urlò la dottoressa Carla Avalpa de Oliveira al Plotone Militare della Guardia del Comitato.


Era il 21 Settembre, anno MCCXXX PS, era dell'Ananas, giorno 264°.


Le esecuzioni erano divenute una formalità o quasi da quando, nell'era dell'Ananas, era stato introdotto il raggio XD: una vecchia tecnologia degli anni dell'Impero, il raggio D, inventato dalla Difesa Armena, e che veniva utilizzato per lo sterminio dei Russi e la concia delle pelli di cinghiale nella steppa; l'Ente Scientifico aveva approvato stanziamenti ingenti per amplificare all'ennesima potenza il raggio D applicando il processo di micronizzazione di molecole cellulari e sinaptiche ed ora, portato alla perfezione nanometrica, con l'efficacia di un bisturi elettromagnetico in chirurgia, permetteva al condannato di non percepire alcun dolore, di non lasciare alcun segno sull'ambiente, ed anzi permetteva di recuperare qualche watt di energia dal corpo (che corpo non era più, appunto, dopo l'esecuzione) per accumularla nelle batterie di riserva del Quartier Generale Centrale. Prima dell'ora X, però, il Medico Esecutore passava in rassegna per diverse ore l'intero quadro clinico del condannato, per valutare se fosse possibile recuperare dita o cuore in stato "riciclabile". Era una responsabilità enorme, perchè un qualunque errore di valutazione, in senso ottimistico o pessimistico, poteva costare milioni di crediti... e di conseguenza costava la vita del Medico stesso.


Carla de Oliveira era uno degli Esecutori più spietati, e per questo più stimati, rispettati, e pagati dal Comitato. Aveva nel curriculum una lunga serie di riconoscimenti che nessun altro poteva vantare: 35 Grandi Stelle d'Onore, 21 Medaglie d'oro al Cuore Militare, 9 Trofei Boia. Sapeva riconoscere un cuore sano da uno malato solamente ascoltandone il battito, e non aveva bisogno nemmeno di avvicinare l'orecchio al cuore: a distanza di qualche metro riusciva a riconoscere il flusso sistolico da quello diastolico, misurare la portata cardiaca o la compliance aortica.


Nonostante tutti la riconoscessero dall'inconfondibile sfigmomanometro del XX secolo (Era Terrestre), sempre indossato al collo come una collana di perle, riusciva a misurare la pressione arteriosa al semplice tatto con il polso del fortunato. La battuta che ripeteva sempre nel momento in cui stringeva la mano nel salutare qualcuno era "wow, che tono di Korotkoff possente!". Sarcastica, ironica, ma al tempo stesso smisuratamente cinica e lucidamente folle.


Questa volta era stata dura per lei dare l'ordine finale, ma necessario per salvaguardare la causa e non destare sospetti: lei era parte del Disegno, ma al tempo stesso doveva ordinarne il temporaneo smantellamento per mantenersi credibile. E mentre il condannato ormai fuori di sè danzava nella gabbia, agitando i moncherini all'impazzata e cantando versi d'amore... "holding hands with your heart to see you"...


"Fuoco!"

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